domenica 25 novembre 2012

L'uccello del Paradiso

Pubblicato da alle 4:23 PM 0 commenti
Poi un giorno ti alzi triste, tutto il mondo ce l'ha con te, tutto va male (davvero?) tutto t'ignora o calpesta, l'amore ti rifiuta, lo studio e lavoro t'ingoiano, l'unico amante che ti ritrovi è il tuo morbido, caldo letto.
Peggio di così...che vivi a fare? sappiate che questa domanda è lo sgarbo più grande che potreste farvi. Evitando quindi di essere autolesionisti pensate alle frasi famose come: "Questo dolore ti sarà un giorno utile" (con il rischio di mandare a quel paese chi ha il coraggio di recitarvela) "La salute è la cosa più importante" (niente di più vero, ma vano visto che più sei triste più stai male!) "Non disperare pieno di pesci è il mare" (questa poi l'ho sempre odiata, se sei stata/o lasciata/o non c'è niente di peggio che sentirsi dire di andare a pescare!) 
Insomma, frasi di circostanza che ti aiutano solo a sentirti peggio.
Non date retta all'oroscopo, anche se è una giornata nera (vi è morto il gatto, l'amore della vs. vita vi ha lasciato, non c'è più vino nella cucina, i genitori rompono, non avete superato l'esame, tutti vi odiano...) esiste un modo per cambiare tutto questo. Cambiando il vostro approccio nei confronti del bad day.

Io ho un modo, (ognuno ha il suo, basta cercarlo!) in sostanza è semplice, esiste una frase (tanto le parole sono la cosa che più mi solleva dai miei guai) che mi è stata dedicata dalla persona più importante della mia vita (non vi dico certo chi!) 



L'uccello del Paradiso 
si posa solamente sulla mano 
che non lo afferra.
(John Berry)

E' una frase semplice... ma il significato insito è grande. Mi carica di forza, perché mostra di me il lato che più mi piace, che coltivo da sempre.
E la persona che me la dedicò disse: "Tu sei come quell'uccello, sei forte e indipendente. Non dipendi da nessuno e quindi chi si ritrova te sulle mani è una persona fortunata per quell'attimo".

E così il mio bad day s'illumina.

Alessandra...

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Alessandra
La bellissima canzone di Biagio Antonacci, versione Tango.
Qui con due splendidi ballerini.
(Vederlo dal vivo è tutta un altra storia!!!)


Alessandra 
queste sono scale di vita 
e la vita, forse non l'hai mai conosciuta 
sei già stanca 
e l'orologio batte le sei 
e gli esami lo sai, lo sai, non finiscono mai. 
Alessandra tua madre che voleva sapere 
certe cose a volte non si possono dire 
no bugiarda, no, è solo un modo per evitare 
e gli esami lo sai, lo sai, non finiscono mai. 
Vai Alessandra un po' impaurita 
in una giacca di velluto 
nascondevi un portafortuna e... 
un amore che prendeva un po' di fiato 
tra l'orgasmo e la paura 
c'è un segreto nuovo 
che nessuno vuol sapere 
ma domani lui, 
lui capirà e sarà un giorno vero 
e gli esami lo sai, lo sai, non finiscono mai. 
Alessandra tua madre lei voleva sapere 
certe cose a volte non si possono dire 
no bugiarda, no, è solo un modo per evitare 
e gli esami lo sai, lo sai, non finiscono mai. 
Vai Alessandra che sei grande 
che sei libera e completa 
giacca blu stirata 
sicura di te stessa... 
Un amore ogni giorno più importante 
inaspettato ma voluto 
fa dimenticare le solite paure 
e la tua vita, sì, per te resta l'esame più grande 
la tua vita lo sai, lo sai, lo sai... 
e gli esami lo sai, lo sai, non finiscono mai 

martedì 20 novembre 2012

Cosa DEVI vedere a Liverpool

Pubblicato da alle 11:32 PM 0 commenti
Amici, questa non è una guida turistica, sono solo memorie che racchiudono tutto quello che più mi ha colpito e di cui mi sono innamorata nel mese trascorso nella "terra dei freddi".


!) In prima posizione c'è la caratteristica Bold street. Insomma Lvp é talmente piccina che prima o poi t'imbatti senza volerlo in Bold street! È una via breve leggermente in salita, dove non passano molte macchine, i cui marciapiedi sono delimitati da lampioni eleganti che fanno pensare a un film d'epoca. Troverete molti negozietti carini in Bold, soprattutto fuori dall'ordinario, come quello Vintage con tutti quei vestitini anni 50' e migliaia di ballerine color pastello. Dentro c'è anche una stanza adibita a studio-piercing, ovviamente economico e non so se proprio 'a norma'. Il negozietto ve lo ritroverete a metà della via, sulla destra (se venite dal centro) e la vetrina ha uno strano stile rosso-bordeaux.

Più avanti, sulla sinistra, c'è il mitico bar-luogo ritrovo chiamato L.
Oltre a fare i cappuccini (con scaglie di cioccolato fondente) più buoni di tutta Lvp, ha uno stile raffinato e minimal. Sembra di tornare indietro nel tempo!
Inoltre, una volta a settimana (nel piano di sopra) ci sarà un ritrovo per ragazzi/e straniere e non. È una cosa molto interessante... Scousers, spagnoli, irlandesi, svizzeri, italiani, francesi (...) si radunano in tavolate lunghe, a loro viene dato un bigliettino di riconoscimento su cui scrivere il nome, il luogo di provenienza e lingue parlate. Nella presentazione credo di non aver mai blaterato tante cavolate facendo così tanti errori come quel giorno! Almeno si sono fatti quattro risate!
Una cosa che dovete assolutamente vedere è la Chiesa diroccata che sta' alla fine di Bold street, è davvero particolare e dentro ci vivono artisti di ogni sorta che con il bel tempo dipingono in un bellissimo cortile interno davvero suggestivo! (fatela un offertina!)

Bold street


!) La via del centro di Lvp si chiama Church street, troverete un sacco di negozi famosi, H&M, Primark, Zara.... E udite udite! anche il negozio di Mark and Son dove al piano superiore ci saranno gli sportelli per cambiare i vostri poveri Eurini in sonanti Pound, a un prezzo onesto.

!) C'è il grande e freddo Albert Dock, il vecchio porto di Liverpool sempre interessante da visitare con il suo museo (caro ammazzato, circa 15 Pound) dedicato ai Beatles.
Riguardo ai musei... Uno in particolare cito, poiché ne sono rimasta affascinata! È il 'World museum Liverpool' non troppo lontano dal centro, vicino alla stazione degli autobus di Queen Square, in una via chiamata Churchill Way.

!) Poi esiste il bellissimo e tipico Cavern, locale dei Beatles per eccellenza, ogni sera musica dal vivo con band davvero brave, vino e birra a volontà e problemi di spazio... (Se scoppia un incendio al Cavern siete fottuti) ma ne vale la pena credetemi! Soprattutto se amate i Beatles. La via in cui si trova é la famosa Mathew street, non molto lunga, per cui arrivate fino in fondo per vedere pub tipici, tra cui quello Irlandese. Potrete sicuramente vedere qualche Irlandese nei paraggi, lo riconoscerete, non solo per i capelli rossi e la faccia un poco accesa (birra? allegria?) ma anche per come sono 'compagnoni' e disponibili (attenti a non farli arrabbiare però...). E infine, la discoteca boogie woogie, rigorosamente stile anni 50'.

!) Due discoteche meritano di essere nominate, una mi sta particolarmente a cuore! si chiama BaaBar musica commerciale primo piano, house-dance secondo piano. Si trova vicino a Duke steet (dal di lì imboccare Catharine street pochi passi e lo troverete sulla sinistra, in Hardman street)
L'altra è chiamata Walkabout, ed è bella perché è bizzarra, ogni sera c'è un pazzo-speaker che organizza giochi quasi sempre a sfondo sessuale e assolutamente schifosi! Ma sapete non esistendo acqua a Liverpool e tu, povero assetato che ti sei abbeverato con litri di birra, non puoi far altro che ridere!

!) Dove dormire? Dipende da chi siete, cosa volete e quanto sapete adattarvi!
Se siete studenti o comunque giovani in cerca di avventure io consiglio Arena house (un nome un programma) è un piccolo residence in Duke street, 10 minuti dal centro camminando. Occupa blocchi di appartamenti divisi per piani, 5, 6 stanze cucina e bagno condivisi. Mi è sempre piaciuta come sistemazione e non so quanti party ci abbiamo fatto in un mese! (ci odiavano tutti!)
L'altro residence più 'in' ed elegante è il Victoria's hall, leggermente più vicino al centro di Arena, ma io lo sconsiglio per chi ha problemi di sonno... Se la situazione non è cambiata (il che non credo) ospita nidiate di gabbiani intorno che dalla MATTINA alla SERA stridono come matti!! (Credetemi non è quel piacevole suono dei gabbiani al mare!) per non parlare delle porte... Le porte di tutti gli appartamenti di Victoria sono progettate male, sbattono invece di appoggiarsi con delicatezza nella chiusura, quindi la mattina che potresti in teoria dormire... Scordatelo!
Per tutti gli altri, andate in albergo, oppure nelle pensioni/host family con delle vere famiglie inglesi!, anche questo sconsiglio, non solo per il fatto che esistono orari per arrivare e tornare, ma anche perché ti tocca mangiare il loro cibo! E c'è chi capita con gli 'abbuffa tutto' che poi fanno lievitare il malcapitato di 11 kg, oppure i 'vegetariani sfegatati' (il mio caso) che ti rifilano la carota moscia che deve bastarti per un giorno intero!
Altra nota negativa, nessuna famiglia/pensione vive nei pressi del centro. Sono tutti 20, 30, 40
minuti di distanza con l'autobus o il treno. Nel mio caso, la family distava 30m circa, il biglietto dell'autobus settimanale veniva 12.00 Pound.

Provvederò presto a fare la scansione della mia preziosa mappa, in modo tale che potrete muovervi agilmente per le vie della mia amata Liverpool

La via dei Beatles 


lunedì 19 novembre 2012

Liverpool, per chi vuole, la città degli Scousers

Pubblicato da alle 8:57 PM 0 commenti
Intanto, chi sono gli Scousers? Nientemeno che gli abitanti di Liverpool, così chiamati per via del loro (terribile) accento (Scouse) che rende ogni parola semplicissima inglese, una sorta di complicato suono da decifrare con l'aiuto di esperti.

Vestono in un modo tutto loro, sembra un mondo a parte, rimasto indietro nel tempo, dove le ragazze uniscono un abbigliamento succinto seguito da bigodini in testa colorati (non scherzo, bigodini veri!! di quelli che usavano le nostre nonne per dormire!) a una sorta di moda pseudo-hippy fatta di frange penzolanti multicolori nelle maglie, borse, scarpe e leggins colorate dalle forme più curiose.
Agli Scouser-ragazze piacciono tanto le sopracciglia completamente depilate e tatuate nel modo più bizzarro, accompagnate (perché no?) da bellissime lunghissime ciglia finte. E...non spaventatevi se di tanto in tanto vedrete qualche ragazza arancione... questo colore di pelle è davvero una ciliegina sulla torta qui.

Gli Scouser-ragazzi sono interessanti, sembrano completamente insensibili al fascino femminile. Il loro grande amore è la birra e il football. Infatti a Liverpool potrete assistere a una grande lotta (ideologica s'intende) fra le due fazioni opposte, il Liverpool (colore rosso) e l'Everton (colore blu) per quest'ultimo nutrivo una certa simpatia, soltanto per fare il bastian contrario, visto che tutti tifavano i "rossi"
Liverpool è davvero piccolina come città e piuttosto freddina per una ragazza che si mette le maglie lunghe anche in estate. Comunque a luglio, sono state sempre necessarie 3 cose principali:

-Ombrello (o il k-way, mio fedele amico viola, sempre con me)
-Felpa imbottita e sciarpa pesante (fidatevi, il tempo non è clemente lassù)
-Occhiali da sole (mi direte: "ma scusa piove quasi sempre!!" si, è vero cari amici, ma vi avverto che la luce da quelle parti è ABBAGLIANTE e davvero ti acceca dalla mattina fino a tarda sera. Con una piccola tregua verso le 18.00) comunque questo terzo punto è opzionale (se volete diventare ciechi...)

In un mese io ho potuto ammirare il sole almeno 2 volte. In cui c'è stato un caldo primaverile, ma che a causa della nostra abitudine al gelido vento, ci è sembrato che il termometro toccasse i 50 gradi (ed è stato un trauma spogliarsi e girare con cinquanta maglie e maglioni sotto il braccio) quindi, Ipip Urrà! ai sopportabili 15 gradi di Liverpool

Abituatevi a vedere gente che dalla MATTINA alla SERA fa shopping. Del resto abbiamo capito in fretta il motivo, con la pioggerellina fastidiosa e il freddino pungente quali alternative se non un sano shopping? (Andate da Primark!! ci sono un sacco di cose Scousers e magliettine carine a 3 pound!) Il problema reale si è presentato quando io e la mia amica abbiamo realizzato, facendo la valigia per il ritorno a casa, che probabilmente tutti quei giorni di pioggia avevano fatto restringere il nostro bagaglio... quindi ci siamo presentate all'aeroporto di Pisa con 6 maglie, più 2 attorcigliate attorno alla vita le leggins nuove sotto i jeans e qualche berretto (due forse?) in testa con una temperatura di circa 35 gradi in pieno agosto.
Si, non venivamo dall'Alaska, ma se non avessimo fatto in questo modo la nostra valigia dagli orgogliosi 15 kg e più, sarebbe rimasta a Liverpool.

Abituatevi a vedere gente che suona. Si perché pioggia, vento e intemperie non fanno davvero paura ai giovani intraprendenti inglesi che cantano con la loro chitarra per le strade, le canzoni dei Beatles, Coldplay  e Rem. D'altronde ricordo che era piacevole girare tutti mano nella mano con le nostre borsine da shopping piene e la canzone di  Imagine nell'aria frizzante.

Ad ogni modo, amo questa città,  amo questa gente bizzarra ma cortese e simpatica.
W gli Scousers!!!


Liverpool Vs. Everton


Scouser-ina


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